L'Italia si trova in una posizione di partenza avvantaggiata rispetto agli altri Stati membri dell'Unione Europea grazie al Superbonus 110%. Molti cittadini italiani hanno già potuto migliorare l'efficienza energetica dei propri edifici, rendendoli più resilienti alle future sfide energetiche.
Tuttavia, l'approvazione della Direttiva Europea EPBD da parte del Parlamento Europeo rappresenta un passo avanti significativo per l'intera Europa. L'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 richiede un impegno comune e l'Italia, con il suo patrimonio edilizio storico e complesso, avrà un ruolo importante da giocare.
Dal 2030 addio a emissioni inquinanti per i nuovi edifici: l'Europa punta dritto verso un futuro energetico sostenibile nel settore edilizio. Un obiettivo ambizioso che si concretizza con l'approvazione della nuova direttiva europea.
Edifici pubblici: obiettivo 2028. Ancora più stringenti i tempi per gli edifici di proprietà pubblica, che dovranno essere a emissioni zero già dal 2028.
Riduzione consumi energetici per le case: le abitazioni esistenti dovranno ridurre il loro consumo energetico del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Interventi di riqualificazione che si tradurranno in un risparmio concreto per le famiglie e in un minore impatto ambientale.
Cappotto termico, infissi di nuova generazione, caldaie a condensazione e pannelli solari: queste le tecnologie chiave per rendere gli edifici più efficienti e a basso consumo.
Pannelli fotovoltaici o solari termici sui tetti: un obbligo per i nuovi edifici. L'energia solare diventa la norma per le nuove costruzioni, contribuendo a decarbonizzare il settore energetico e a raggiungere gli obiettivi climatici europei.
Un passo avanti per l'ambiente e l'economia: la nuova direttiva rappresenta un investimento per il futuro, con ricadute positive sull'ambiente, sull'economia e sulla salute dei cittadini.
L'Europa verso un futuro più sostenibile: l'edilizia a emissioni zero rappresenta un tassello fondamentale per la lotta al cambiamento climatico e per costruire un futuro più sicuro e prospero per le generazioni future.
In sintesi:
L'Europa si fa promotrice di un cambiamento epocale nel settore edilizio, aprendo la strada a un futuro più verde e sicuro.